Descrizione
Poco prima di giungere al paese di Cantalupo, si incontra, poco discosta dalla Statale di Passo Corese, la piccola chiesa di sant’Adamo. La chiesa, recentemente recuperata, è spesso chiusa ma attraverso le piccole finestre è possibile scorgere l’affresco dell’abside con la sua successione di santi.
Il primo sulla sinistra è Adamo, un beato promosso dalla devozione popolare al più alto rango di santo.
La figura non più nitida nell’affresco ritrae il santo in una posa bizzarra, perché tiene in mano la zampa di un cavallo o di un mulo. Secondo la tradizione, infatti, Adamo un giorno, vedendo un carrettiere in difficoltà lungo la ripida costa che conduce al paese, si affrettò ad aiutarlo e si mise a spingere.
L’animale però non apprezzò l’aiuto e colpì Adamo in fronte con un calcio, facendolo cadere a terra privo di sensi. Il mulattiere, vergognandosi del comportamento del suo animale, afferrò una vanga e tranciò di netto la zampa dell’equino.
Il povero animale sarebbe certamente morto dissanguato se non fosse stato per l’intervento del compassionevole Adamo che, appena ripreso dallo svenimento, visto il mulo rimasto zoppo, afferrò il moncherino da cui ancora colava il sangue e lo riattaccò al quadrupede, rassicurando l’animale con dolci parole. L’animale fu miracolosamente immediatamente risanato e la popolarità di Adamo si diffuse istantaneamente e crebbe ben oltre i confini sabini. Adamo divenne quindi un patrono degli animali domestici che gli vennero da allora portati perché li benedicesse, offuscando la popolarità di sant’Antonio Abate.
Il primo sulla sinistra è Adamo, un beato promosso dalla devozione popolare al più alto rango di santo.
La figura non più nitida nell’affresco ritrae il santo in una posa bizzarra, perché tiene in mano la zampa di un cavallo o di un mulo. Secondo la tradizione, infatti, Adamo un giorno, vedendo un carrettiere in difficoltà lungo la ripida costa che conduce al paese, si affrettò ad aiutarlo e si mise a spingere.
L’animale però non apprezzò l’aiuto e colpì Adamo in fronte con un calcio, facendolo cadere a terra privo di sensi. Il mulattiere, vergognandosi del comportamento del suo animale, afferrò una vanga e tranciò di netto la zampa dell’equino.
Il povero animale sarebbe certamente morto dissanguato se non fosse stato per l’intervento del compassionevole Adamo che, appena ripreso dallo svenimento, visto il mulo rimasto zoppo, afferrò il moncherino da cui ancora colava il sangue e lo riattaccò al quadrupede, rassicurando l’animale con dolci parole. L’animale fu miracolosamente immediatamente risanato e la popolarità di Adamo si diffuse istantaneamente e crebbe ben oltre i confini sabini. Adamo divenne quindi un patrono degli animali domestici che gli vennero da allora portati perché li benedicesse, offuscando la popolarità di sant’Antonio Abate.
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Crediti per il video: Domenico Nucera. Crediti musica: https://www.bensound.com/royalty-free-music