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Una romantica visita a Montopoli

Descrizione
Montopoli è uno dei borghi della Sabina, noto per il suo olio e il magnifico panorama che si può abbracciare, quasi ininterrotto per 360° dalla terrazza che si apre proprio davanti alla Torre Ugonesca, voluta dall’abate di Farfa.
Molte sono le vicende storiche che hanno attraversato questo grazioso paese, ma il suo centro storico si presta ad una inedita passeggiata seguendo un filo romantico.
Dalla piazza del Comune, con la sua fontana ottagonale, si può entrare nel dedalo dei vicoli del centro, utilizzando un passaggio coperto, oggi rallegrato da vivaci murales, per arrivare a via San Bonaventura dove una vecchia porta è sormontata da una mattonella che riporta uno strano simbolo, composta da due riquadri: in uno è iscritto un circolo, nell’altro un altro quadrato, entrambi suddivisi in spicchi.
Vuole la leggenda locale che questo sia il messaggio d’amore di un cavaliere in partenza verso un’impresa bellica e pericolosa, forse per le Crociate. Alla sua amata il cavaliere lascia un messaggio imperituro che il tempo, simboleggiato dalla clessidra che riempie il quadrato di sinistra, non scalfirà il suo amore, eterno come il cerchio, del quadrante a destra, in cui si succedono, come nell’anno, i dodici spicchi dei mesi.
Dal centro si può tornare verso la via Roma passando per il “vicolo baciadonne”, un angusto passaggio in cui si saranno consumati incontri fugaci durante i giorni di mercato, in cui a Montopoli si incontravano gli abitanti (e le abitanti) di questa parte della Sabina.
Ma è per questo aspetto di storie amorose che Montopoli è anche detto “il paese corsaro”?
Lontano dal mare, poco credibilmente abitato da pirati, non sembra facile capire perché questo epiteto sia associato a Montopoli e ancora oggi abbia una sua popolarità, tanto da ritornare nei nomi di ristoranti, bar e Bed and breakfast. Una delle ipotesi possibili sembra più accreditata: in antiche carte sembra che il pase fosse noto nel circondario per i suoi uomini forti, armati, pronti a proteggere le proprie proprietà anche avvalendosi di “cani corsi”, allevati per la difesa. Sarebbe quindi la compagnia di questi molossi che ha fatto sì che i montopolesi fossero conosciuti come i “corsari” della Sabina.
Coordinate GPS
Immagine(i)
Costruita intorno all’anno Mille, nel punto più alto di Montopoli, la torre fu voluta dall’imperatore Enrico II e dal suo alleato l’Abate Ugo I di Farfa, protagonista di grande rilievo della storia sabina che resse la grande abbazia per oltre 40 anni facendo un centro di grande rilievo nella vita della Chiesa e delle corti europee. Dalla piazza prospiciente la torre, si gode di un meraviglioso panorama.
La bella piazza del Comune di Montopoli di pianta triangolare è decorata da una fontana a otto lati, con bocche di leone che spruzzano getti d’acqua e sulla sommità una coppa, di metallo come le bocche, da cui partivano altri zampilli.
Nel passaggio coperto che dalla piazza del Comune conduce al dedalo di viuzze di quella che appare come la parte piĂą antica del paese, sono stati realizzati su entrambi i lati recenti murales con tematiche varie.
La foto riproduce la mattonella col simbolo difficilmente decifrabile inserito sopra il portone di ingresso di una casa.
Dal belvedere della Torre Ugonesca si gode di uno splendido panorama sui Monti Sabini
Didascalia del video
Crediti per il video: Domenico Nucera. Crediti musica: https://www.bensound.com/royalty-free-music