Descrizione
Porta in ingresso alla Sabina, venendo da Roma, Monterotondo si trova in quella fascia di mezzo fra la cittĂ e la non cittĂ che ne ha nel tempo trasformato le caratteristiche di borgo indipendente dalla capitale.
Ma Monterotondo è stato a lungo un centro importante del feudo degli Orsini, una residenza per il tempo libero, di cui è testimonianza il bel palazzo, oggi sede del Comune. L’esistenza del Palazzo è già attestata alla fine del 1200, ma il momento di maggior sviluppo della costruzione fu il Cinquecento quando Giacomo Orsini aggiunse un padiglione all’edificio esistente e fece realizzare il ricco apparato decorativo di affreschi ancora visibile in molti saloni del primo piano dell’edificio.
Ma mentre il Palazzo veniva rimodernato, Monterotondo è teatro di una terribile vicenda di cui è protagonista Isabella detta Bellezza che vive alla corte degli Orsini a Monterotondo fino alla fine del Quattrocento. Bellezza è una “strea”, che vive tutta la sua vita in Sabina, osteggiata dalle autorità ma ben voluta dalla comunità che la protegge, riconoscendole capacità di guaritrice. La sua vita non è semplice, la esiliano con altre donne ritenute streghe, ma lei vive comunque nei dintorni con i suoi figli fino a quando, nel 1528, non viene denunciata per la morte di un ragazzo, recatosi con lei in pellegrinaggio a Roma.
Bellezza viene imprigionata nella Rocca di Fiano, da cui tenta di evadere, e viene processata con l’accusa di essere strega e maestra di streghe. Vari testimoni l’accusano; l’imputata, che dimostra familiarità con la lettura e la scrittura, ammette di avere un libro di 180 carte che racchiude il bene e il male. Per questo viene torturata, ammette le sue colpe e infine cerca la morte, colpendosi alla gola con un chiodo, e in agonia viene nuovamente riportata in tribunale per morire davanti al suo giudice.
Ma Monterotondo è stato a lungo un centro importante del feudo degli Orsini, una residenza per il tempo libero, di cui è testimonianza il bel palazzo, oggi sede del Comune. L’esistenza del Palazzo è già attestata alla fine del 1200, ma il momento di maggior sviluppo della costruzione fu il Cinquecento quando Giacomo Orsini aggiunse un padiglione all’edificio esistente e fece realizzare il ricco apparato decorativo di affreschi ancora visibile in molti saloni del primo piano dell’edificio.
Ma mentre il Palazzo veniva rimodernato, Monterotondo è teatro di una terribile vicenda di cui è protagonista Isabella detta Bellezza che vive alla corte degli Orsini a Monterotondo fino alla fine del Quattrocento. Bellezza è una “strea”, che vive tutta la sua vita in Sabina, osteggiata dalle autorità ma ben voluta dalla comunità che la protegge, riconoscendole capacità di guaritrice. La sua vita non è semplice, la esiliano con altre donne ritenute streghe, ma lei vive comunque nei dintorni con i suoi figli fino a quando, nel 1528, non viene denunciata per la morte di un ragazzo, recatosi con lei in pellegrinaggio a Roma.
Bellezza viene imprigionata nella Rocca di Fiano, da cui tenta di evadere, e viene processata con l’accusa di essere strega e maestra di streghe. Vari testimoni l’accusano; l’imputata, che dimostra familiarità con la lettura e la scrittura, ammette di avere un libro di 180 carte che racchiude il bene e il male. Per questo viene torturata, ammette le sue colpe e infine cerca la morte, colpendosi alla gola con un chiodo, e in agonia viene nuovamente riportata in tribunale per morire davanti al suo giudice.
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Crediti per il video: Domenico Nucera. Crediti musica: https://www.bensound.com/royalty-free-music